Filosofia della religione
Filosofia della religione - 2014
Tra filosofia e psicologia: la “conversione” in William James
A cura di Damiano Bondi
Mercoledì 14 maggio dalle 15.00 alle 18.30
Continua
La trattazione eminentemente antropologico-psicologista che del fenomeno della conversione ha dato W. James si focalizza sui vissuti che interessano colui che la riceve, specialmente in maniera improvvisa: James individua così nella stessa capacità di convertire se stessi a un fine percepito come proveniente dall'esterno che diventa però lapropria ragion d'essere, un tratto peculiare dell'essere umano in quanto tale. Ne parleremo con Luisa Bortolotti, filosofa di formazione, attualmente giornalista e funzionario storico-culturale della Provincia autonoma di Trento.
Umiltà e compassione: virtù paradossali?
A cura di Elisa Grimi
Mercoledì 9 aprile 2014 dalle 15.00 alle 17.30
Continua
L’umiltà, e in qualche misura anche la compassione, sono delle virtù “estreme”, nel senso che mettono a dura prova una delle concezioni centrali nell’ambito dell’etica delle virtù di orientamento aristotelico-tomista, la tesi secondo le virtù, non avendo un valore strumentale, sono costitutive dell’eudaimonia, di modo che dev’esserci un rapporto essenziale tra l’esercizio delle virtù e la piena realizzazione della persona. Ne parleremo con Mario Micheletti, il maggiore studioso italiano di filosofia della religione analitica, che più volte si è occupato di etica delle virtù.
"Adamo dove sei?" Vocazione e conversione
Progetto di ricerca coordinato da Damiano Bondi*
I fenomeni religiosi della vocazione e della conversione, intimamente legati, sono stati fatti oggetto, a partire dal Novecento, di un rinnovato interesse da parte della teologia, della sociologia, della psicologia, e, non ultima, della filosofia. Essi consentono approcci multiformi giacchési muovono sul crinale tra una dimensione intima e una dimensione comunitaria: indice di questa fondamentale e irriducibile ambiguitàèil loro essere variamente intesi come concetti che definiscono un gruppo umano piùo meno ampio, oppure applicabili a un singolo individuo determinato.
Etica delle virtù. L'umiltà
Progetto di ricerca coordinato da Elisa Grimi
In linea con un'etica delle virtù di matrice aristotelico-tomista è possibile tracciare la relazione intrinseca tra l'umiltà e la piena fioritura umana, quella che negli scritti anscombiani è chiamata human flourishing. L'umiltà all'interno del pensiero cristiano è una virtù morale che ordina il comportamento dell'uomo a Dio, in grado di ricondurre la coscienza che l'individuo ha di sé e degli altri al suo vero significato e alla sua originaria misura. Dalla mistica medioevale fino alla mistica contemporanea, la nozione di umiltà è andata variando, o meglio sono state nel tempo accentuate l'una o l'altra sfumatura.
DINAMISMI DELLA FEDE
Vocazione, umiltà, povertà
I percorsi di ricerca, a partire da marzo, si articolano in cinque giornate di studio mensili più un convegno finale, e vedranno impegnati in prima persona tre giovani studiosi italiani, ognuno su un tema specifico. Ai singoli incontri e al convegno finale – tutti aperti al pubblico – parteciperanno in veste di relatori anche altri professori, studiosi e personalità di chiara fama del mondo dell’accademia e della ricerca scientifica.