Focus Autore

Mircea Cartarescu

Biografia

Mircea Cartarescu è un poeta, giornalista, accademico, saggista e romanziere romeno. Più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura è oggi considerato il più importante romanziere di lingua romena e il più raffinato scrittore dell’Est Europa. Nato a Bucarest nel 1956, Mircea Cartarescu è il massimo esponente  di quella generazione di intellettuali, definita “Blue Jeans Generation o gli “Ottantisti” formatasi durante gli anni della dittatura comunista. Ha esordito inizialmente come poeta pubblicando i primi volumi negli anni settanta quando il regime si apriva a un timido quanto falso liberismo volendo dare un’impressione di tolleranza e di apertura nei confronti dell’arte vera.
Nel panorama culturale Cartarescu si è affermato come importante teorico del postmodernismo romeno, ma soprattutto come narratore ottenendo notevole notorietà e importanti riconoscimenti non solo in Romania, ma anche in vari altri paesi, soprattutto del nord Europa, nonché in Germania e Svizzera dove gli sono stati conferiti tre prestigiosi premi internazionali: a Berlino, nel 2012, l’Internationaler Literaturpreis-Haus der Kulturen der Welt, e in Svizzera lo Spycher-Literaturpreis Leuk (2013) e il Premio di Stato per la Letteratura Europea 2015. Il riconoscimento internazionale è frutto anche delle numerose traduzioni delle sue opere. Con all’attivo oltre 25 libri, le sue opere sono state tradotte in inglese, francese, spagnolo, polacco, svedese, ungherese, bulgaro, ecc. In Italia, l’opera di Cartarescu è stata tradotta grazie all’attento lavoro di Bruno Mazzoni. Della produzione poetica, la casa editrice Nottetempo ha pubblicato nel 2015 Il poema dell’acquaio, antologia di poesie caratterizzate da una mescolanza di registri e tecniche, dall’intertestualità e dall’inclusione di gerghi, linguaggi giornalistici e televisivi. Invece per la Voland, casa editrice particolarmente attenta al mondo slavo, sono state pubblicati i testi in prosa di Mircea Cartarescu: i romanzi Travesti (2000) e Nostalgia (2005), che si è aggiudicato il Premio Giuseppe Acervi; la raccolta di racconti Perché amiamo le donne (2009) e la monumentale trilogia Abbacinante, scritta in un unico flusso, lungo quattordici anni. Suddivisa in tre partiL’ala sinistra;Il corpo (vincitore del Premio von Rezzori e finalista del Premio Strega Europeo) eL’ala destra, la trilogia è impostata su un peculiare schema strutturale e simbolico, attraverso il quale l’autore sviluppa il motivo della farfalla, ritenuta dall’autore, come dai greci, l’immagine dello spirito e quindi una metafora del destino umano. Il capolavoro di Cartarescu intreccia con straordinaria abilità cronaca e visioni, storia e metaletteratura, realtà e simbolo, verità e inventiva, muovendosi nello spazio storico della Romania sotto la dittatura comunista vista da una Bucarest immaginaria. La sua lingua è ricca del contributo di molte discipline generalmente non presenti nella letteratura romena e questo, oltre ad avere effetti sul piano linguistico, segna un’apertura di orizzonti che vanno verso la sperimentazione ridisegnando anche l’idea stessa di narrativa.
La produzione visionaria di Mircea Cartarescu eredita elementi della cultura nazionale e risente degli echi simbolici e sacrali di Mircea Eliade, della surrealtà di Eugène Ionesco, della purezza fantasmatica e primitiva di Brancusi. Inoltre è influenzato molto dal romanticismo tedesco, dal surrealismo, dal realismo magico, e soprattutto da Pynchon, scrittore postmoderno fortemente influenzato dalla cultura psichedelica. Ma pur mostrando interesse per il postmoderno, Cartarescu appartiene a quella generazione di autori che, come Roberto Bolaño o Foster Wallace, attraversano il postmoderno per emanciparsene e  uscirne.
 
 

Bibliografia 

1993 – Nostalgia
1994 – Travesti
1996-  Abbacinante: l’ala sinistra
2002 – Abbacinante: il corpo
2004 – Perché amiamo le donne
2007 - Abbacinante: l’ala destra
2015 - Il poema dell’acquaio 

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