La Collana
In questo spazio presentiamo, di volta in volta, la collana di una casa editrice italiana meritevole di essere segnalata per la qualità dei libri pubblicati o del progetto editoriale che ne sta alla base.
Leoncini - Leone Editore


Attenzione particolare viene riservata ai classici, opere un po’ meno conosciute di affermati autori del passato e grandi capolavori di scrittori ingiustamente dimenticati, riscoperti e riportati all’attenzione del pubblico con nuove traduzioni e spesso con testo originale a fronte.
Oltre alle sette collane di genere, Leone Editore propone la collezione dei Leoncini, romanzi brevi, tascabili e di facile lettura, per svago e curiosità, in un formato piccolo e maneggevole e dalla lunghezza limitata. I Leoncini seguono a loro volta la divisione in collane. Al loro interno troviamo la collana Gemme, che noi abbiamo scelto di proporre in questo numero. Essa raccoglie classici della letteratura di tutti i tempi da rileggere e opere meno note da riscoprire, per tornare ad amare e apprezzare la grande letteratura.

La lettera rubata-The purloined letter
di Edgar Allan Poe
Nelle mani di Dazai personaggi come il malizioso tanuki, i terribili oni, il passero dalla lingua tagliata e naturalmente la tartaruga parlante diventano soggetti complessi che affrontano dilemmi morali difficili e sfumati ...

La collezione del virtuosista. Testo originale a fronte
di Nathaniel Hawthorne
Attirato da un curioso cartello, il narratore si addentra in un misterioso museo. La sua guida sarà proprio il Maestro, artefice della più insolita collezione mai vista da occhio umano. Hawthorne conduce il lettore in un dedalo di allusioni e citazioni letterarie, invitandolo a riflettere sul vero valore dei tesori materiali e sulla natura della conoscenza...

Babilonia rivisitata - Babylon revisited
di Francis Scott Fitzgerald
Considerato da molti critici il miglior racconto di Francis Scott Fitzgerald, "Babilonia rivisitata" fu scritto nel dicembre del 1930, quando l'Età del jazz, con il suo clima frizzante e dinamico, si era ormai conclusa, lasciando il posto alla Grande Depressione. La storia di Charlie, tornato a Parigi dopo aver superato i suoi problemi con l'alcol e determinato a ottenere la custodia della figlia Honoria, ha molti e chiari riferimenti autobiografici: è forse questo a spiegare la straordinaria forza e la profondità di un racconto così intenso e crudo.