La Collana

In questo spazio presentiamo, di volta in volta, la collana di una casa editrice italiana meritevole di essere segnalata per la qualità dei libri pubblicati o del progetto editoriale che ne sta alla base.

Lumina mundi




La Galaad Edizioni nasce nel settembre 2006. Il simbolo della casa editrice è il fiore del Balsamo di Galaad, un albero citato nel Vecchio Testamento per le sue proprietà medicamentose.
Ci ricorda che il piacere della lettura lascia, a volte, qualcosa di più duraturo: il sapore di una libertà riconquistata, il ricomporsi di una lacerazione, la guarigione di una ferita interiore. Può bastare una frase per guardare il mondo con occhi più consapevoli, un’unica frase destinata a imprimersi nella memoria per sempre. Ed è questo l’invito che i nostri libri rivolgono ai loro lettori, un invito che è al contempo una sfida.
Perché un libro è come un compagno di viaggio, anzi, il compagno ideale nel più appassionante dei viaggi, quello che può condurci alla scoperta di noi stessi e della nostra natura più intima. Ogni libro può essere un Balsamo di Galaad. Di questa casa editrice proponiamo la collana Lumina Mundi, raccolta che nasce con l’intento di dar voce a libri dimenticati, misconosciuti o mai tradotti nel nostro paese nonostante l'indiscutibile pregio letterario. Libri che in qualche caso hanno cambiato la storia della letteratura e del costume per poi cadere in un inspiegabile oblio, veri e propri classici ritrovati, da leggere e rileggere.




 

Il risveglio
di Kate Chopin
 
Nei primi anni Settanta Sebastiano Vassalli è un autore che naviga dentro il grande mare della neoavanguardia e avverte nell'architettura delle parole, nella concezione stessa del fare letteratura, le magiche sofisticazioni di uno dei suoi profeti più ispirati, Giorgio Manganelli, a quell'epoca indiscusso maestro. È uno scrittore di impianto enciclopedico e ama quei libri che sono esercizi d'intelligenza, indagini nell'ignoto, scherzi del linguaggio e dell'invenzione fantastica ... 


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La valle della luna
di Jack London

Oakland, 1913. È nell'atmosfera carica di vapori di una stireria, tra una moltitudine di operaie sfiancate dalla quotidiana, logorante ripetizione di gesti meccanici, che Jack London ci presenta la protagonista di uno dei suoi romanzi più coinvolgenti. Impossibile esaurire sotto l'etichetta di un genere la ricchezza di temi e motivi della "Valle della luna". La progressione del racconto aggiunge sempre qualcosa di nuovo al libro che credevamo di avere tra le mani ...
 
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Sogni
di Olive Schreiner

Pubblicata nel 1891, questa raccolta di racconti allegorici conobbe ventidue ristampe tra il 1890 e il 1923 ed è considerata ancora oggi una pietra miliare nella tradizione letteraria sudafricana. La scrittrice vi espone in forma narrativa la sue riflessioni filosofiche, politiche e sociali con uno stile visionario ed originale e un linguaggio semplice e suggestivo, ispirato alle Sacre Scritture ... 
 
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Un sussurro nel buio
di Louisa May Alcott

Autrice di "Piccole donne", Louisa May Alcott affronta in questo racconto un tema analogo, trattando di una giovane ereditiera prossima al matrimonio; tuttavia, il tono e l'atmosfera sono ben diversi e se da un lato alludono al genere gotico, dall'altro anticipano in modo sorprendente la riflessione femminista sulla violenza fisica e psicologica entro le mura domestiche ...
 
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La cosa reale
di Henry James

Chi è l'artista? Come vede la realtà circostante? Qual è la sua funzione nella società? Sono queste le domande che Henry James si pone ne "La cosa reale". Il protagonista del racconto è un pittore al quale è stato affidato l'incarico di illustrare scene di vita aristocratica per il romanzo di un celebre scrittore. Quale fortuna, dunque, quando i Monarchs, una coppia di nobili decaduti, bussano alla sua porta proponendosi come modelli. Sono raffinati e signorili, sono la "cosa reale": eppure si rivelano inadeguati. 
 
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La luce che si spense
di Rudyard Kipling

Dick Heldar è un pittore. Durante la guerra in Sudan del 1890 una grave ferita agli occhi lo costringe a far ritorno in Inghilterra, dove decide di mantenersi con la sua arte. I suoi dipinti realistici conquistano a poco a poco una certa popolarità e il giovane artista è costretto, per sbarcare il lunario, a soggiacere ai gusti del pubblico, realizzando una serie di opere commerciali. Ma la ferita agli occhi comincia a peggiorare: Dick Heldar si rende conto che sta per diventare cieco. Decide allora di dipingere il suo capolavoro ...
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