Focus Autore
Blaise Cendrars
Biografia

Blaise Cendrars, all’anagrafe Frédéric-Louis Sauser, è uno scrittore svizzero naturalizzato francese, nato nel 1887 a La Chaux-de-Fonds, da padre svizzero e madre scozzese. Fin da ragazzo fu un viaggiatore instancabile ...
Libri

Rapsodie gitane
Nelle Rapsodie gitane (1945) Cendrars traversa a zigzag la sua vita – e mai come in queste pagine lo sentiamo presente, in tutta la densità della sua persona. Qui Cendrars si abbandona senza ritegno all’arte della narrazione orale, in cui sapeva maestri i suoi amici gitani, quando si raccontano le storie della tribù, nelle veglie notturne accanto al fuoco.
Vivere non basta, bisogna raccontare. Così, in mezzo a fascinose digressioni, maestose anse, fulminee deviazioni, lo seguiamo mentre evoca figure incancellabili: l’eccentrico poligrafo Gustave Le Rouge e i suoi armadi a specchio, la messicana Paquita, «strega depravata», dal colossale patrimonio, con la sua sbalorditiva collezione di bambole di cera, il gitano Sawo e le sue atroci storie di vendette, rivalse, gelosie tribali. ...

Il raggio verde
Dell'autore svizzero (naturalizzato francese) del capolavoro "La mano mozza", pubblicato nel 1993 in Italia nella magistrale traduzione di Giorgio Caproni, viene ora qui pubblicato il racconto inedito in Italia "Il raggio verde", apparso in Francia nel 1938 sulla rivista "Candide" ...

Ho ucciso. Ho sanguinato
Sembrano due racconti distanti, "Ho ucciso" e "Ho sanguinato". Il primo, scritto nel 1918 a guerra ancora "fresca", è una "rapida istantanea" che restituisce gli umori, gli odori di un campo di battaglia, la "puzza di sangue, fenolo, merda, putrefazione", come scrive Paolo Rumiz nella nota introduttiva. Il secondo, pubblicato nel 1938, è invece un percorso di rinascita, il racconto della vita caotica di un ospedale militare, un "girotondo infernale" che giustappone crudezza (o crudeltà), carità, abiezione, resurrezione, e una lingua - a tratti - dal sapore e dagli echi quasi proustiani ...

Moravagine
Blaise Cendrars è stato definito «il grande avventuriero della letteratura moderna». Molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversiamo in questo romanzo, una botte à surprises dalla quale vengono fuori, a ogni pagina, orrori e magnificenze. A farci da guida è un doppio dell'autore, che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913, Raymond la Science. E un doppio diabolico e allucinato dell'autore è lo stesso Moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale, che Raymond aiuta a fuggire da una clinica per alienati e in compagnia del quale vivrà le peripezie più mirabolanti...

La mano mozza
Cronaca di episodi realmente vissuti (almeno in parte) dall'autore durante il primo conflitto mondiale, "La mano mozza" è una delle opere più straordinarie tra quelle che hanno saputo raccontare e, per certi versi, reimmaginare la Grande Guerra. Più visionario dei capolavori di Dos Passos e Hemingway, più estremo di Celine, racconta la storia di un gruppo di soldati della Legione Straniera sul fronte della Somme, sbandati fomentati da ogni barbarie, pronti a morire per una patria non loro ...