Religio
Tra religione e civiltà: la dialettica della libertà
A cura del prof. Pier Angelo Carozzi
Gli incontri di quest'anno si propongono di percorrere, in prospettiva storico-comparativa, l'itinerario che il ruolo della religione è venuto giocando nell'ambito delle civiltà come promotrice della libertà dell'uomo.
La creazione di miti e di riti, tra ortodossia e ortoprassi, caratterizzano e distinguono il delinearsi e il definirsi delle religioni etniche e delle religioni fondate. Le prime, più arcaiche, costituiscono un tutt'uno con un determinato modello di civiltà, risultandone il fondamento inalienabile; le seconde, nate dal genio storico e mistico di un fondatore, si sono venute aprendo a un messaggio universalistico di valenza soteriologica, proposto all'umanità in quanto tale.
Quando tuttavia una religione, sia essa etnica o fondata, gioca un prevalente ruolo civile, con ciò stesso si riduce a ideologia politica…E la storia ci palesa che pressoché nessuna religione è sfuggita a tale riduzionismo ideologico.
Anche il cristianesimo - dopo i primi tre secoli di collocazione alternativa, quale religio illicita, secondo la definizione giuridico-politica romana, perché libera da compromesso alcuno col potere statale - non sfuggì al destino di tale riduzionismo: dall'editto di Costantino a quello di Teodosio, la religione di Gesù Cristo sostituì il politeismo dell'impero romano, legandosi a quest'ultimo in funzione civile e politica. E tale alleanza si protrasse dal tardo-antico e per tutto il medioevo, fino all'età moderna.
La stessa Chiesa cattolico-romana finirà col maturare, anche se soltanto cinquant'anni or sono, proprio grazie al Concilio Vaticano II, la decisione - non dogmatica, ma costantemente operativa - di confrontarsi finalmente con la libertà. Lo ha cominciato a fare dall'approvazione delle due capitali dichiarazioni, Nostra Aetate, sul pluralismo religioso e Dignitatis Humanae, sulla libertà religiosa. Sono occorsi quasi duemila anni, ma la meta è stata raggiunta.
Relatore: prof. Pier Angelo Carozzi (Università degli Studi di Verona)
Ingresso libero
Questo evento è patrocinato dalla Regione del Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona ed è sostenuto dalla Banca Popolare di Verona e dalla Fondazione Cattolica Assicurazioni.
Per informazioni:
Via S. Maria in Organo, 2/4 - 37129 - VERONA - Italia
Reception: tel. +39 045 8670770 / 734 fax +39 045 8670732
www.centrostudicampostrini.it - info@centrostudicampostrini.it
La creazione di miti e di riti, tra ortodossia e ortoprassi, caratterizzano e distinguono il delinearsi e il definirsi delle religioni etniche e delle religioni fondate. Le prime, più arcaiche, costituiscono un tutt'uno con un determinato modello di civiltà, risultandone il fondamento inalienabile; le seconde, nate dal genio storico e mistico di un fondatore, si sono venute aprendo a un messaggio universalistico di valenza soteriologica, proposto all'umanità in quanto tale.
Quando tuttavia una religione, sia essa etnica o fondata, gioca un prevalente ruolo civile, con ciò stesso si riduce a ideologia politica…E la storia ci palesa che pressoché nessuna religione è sfuggita a tale riduzionismo ideologico.
Anche il cristianesimo - dopo i primi tre secoli di collocazione alternativa, quale religio illicita, secondo la definizione giuridico-politica romana, perché libera da compromesso alcuno col potere statale - non sfuggì al destino di tale riduzionismo: dall'editto di Costantino a quello di Teodosio, la religione di Gesù Cristo sostituì il politeismo dell'impero romano, legandosi a quest'ultimo in funzione civile e politica. E tale alleanza si protrasse dal tardo-antico e per tutto il medioevo, fino all'età moderna.
La stessa Chiesa cattolico-romana finirà col maturare, anche se soltanto cinquant'anni or sono, proprio grazie al Concilio Vaticano II, la decisione - non dogmatica, ma costantemente operativa - di confrontarsi finalmente con la libertà. Lo ha cominciato a fare dall'approvazione delle due capitali dichiarazioni, Nostra Aetate, sul pluralismo religioso e Dignitatis Humanae, sulla libertà religiosa. Sono occorsi quasi duemila anni, ma la meta è stata raggiunta.
Relatore: prof. Pier Angelo Carozzi (Università degli Studi di Verona)
Programma:
4 maggio 2016 ore 21.00 - Mito, rito, ortodossia, ortoprassi
11 maggio 2016 ore 21.00 - Religioni etniche, religioni fondate
4 maggio 2016 ore 21.00 - Mito, rito, ortodossia, ortoprassi
11 maggio 2016 ore 21.00 - Religioni etniche, religioni fondate
18 maggio 2016 ore 21.00 - La religione civile e il suo ruolo politico
25 maggio 2016 ore 21.00 - Libertà e pluralismo religioso
Gli incontri si svolgono presso la Sala conferenze della Fondazione Centro Studi Campostrini in via Santa Maria in Organo, 2/4, Verona.Ingresso libero
Questo evento è patrocinato dalla Regione del Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona ed è sostenuto dalla Banca Popolare di Verona e dalla Fondazione Cattolica Assicurazioni.
Per informazioni:
Via S. Maria in Organo, 2/4 - 37129 - VERONA - Italia
Reception: tel. +39 045 8670770 / 734 fax +39 045 8670732
www.centrostudicampostrini.it - info@centrostudicampostrini.it